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Revit/Revit LT Updates & Service Packs

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Revit non è Revit Architecture, che a sua volta non è Revit LT. Su questo credo siamo tutti d'accordo! Leggo però troppo spesso, su forum e compagnia bella, di utenti confusi che scaricano l'update di Revit Architecture e cercano di montarlo su Revit "one-box"; ovviamente non funzionerà e la domanda seguente sarà: "ma dove scarico l'update per Revit??"
Seguite questi semplici passaggi e arriverete al link giusto, sia che si tratti di Revit, sia che si tratti di Revit LT (o qualsiasi sia il flavour di Revit che andate cercando):

1. Recatevi sulla home page di Autodesk e selezionate il menù Products > Revit,



2. Nel menù laterale premete la voce Support, quindi Data & Download,






3. Selezionate il link a Updates & service Packs,



4. Specificate il prodotto in Vostro possesso (ad es. Revit 2014 o Revit LT 2014) e scaricate l'aggiornamento.



Enjoy!

Interoperabilità AutoCAD Civil 3D - InfraWorks

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Alcuni anni fa mi cimentai nella "modellazione" di una cava di dolomia con AutoCAD Civil 3D, attraverso i gruppi di scarpate. Dal punto di vista tecnico nulla da eccepire ma per ciò che riguarda la parte di presentazione AutoCAD Civil 3D non gode certo di buone performance, essendo basato sul mastodontico AutoCAD! Per fortuna Autodesk Infrastructure Design Suite dispone di un'applicazione che sembra sviluppata appositamente per queste esigenze (in realtà fa molto altro...); il suo nome è Autodesk InfraWorks, proviene dall'acquisizione di un prodotto teutonico chiamato LandXplorer, è basato su DB SQLite (quindi molto più veloce e prestante di AutoCAD Civil 3D) e legge una moltitudine di formati cartografici e non; InfraWorks e AutoCAD Civil 3D hanno addirittura una via di comunicazione preferenziale chiamata file IMX.
Tornando a noi, ecco come integro le informazioni progettuali dell'uno all'interno dell'altro: il primo step chiaramente sarà l'export da CIV3D, nel formato suddetto, della superficie della cava.


Dirò una cosa ovvia ma naturalmente il secondo step sarà l'importazione della superficie creata in AutoCAD Civil 3D nel progetto InfraWorks.



Ogni fonte dati inserita in InfraWorks, per funzionare deve essere configurata! Istruirò il software nell'elaborazione del dato spaziale, dicendogli quale superficie trattare e quale sistema di coordinate utilizzare.




Et voilà! Ecco pronta la mia cava georeferenziata e immersa nel suo contesto reale. Inoltre, attraverso il Surface Layer Manager, posso decidere se vedere lo "stato di fatto" o lo "stato di progetto"!



Enjoy!

InfraWorks e il caso degli edifici "sommersi"

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Mi è capitato di recente di ricostruire, virtualmente e a scopo dimostrativo con Autodesk InfraWorks, una porzione di Levico Terme (TN) utilizzando i dati pubblici della Provincia Autonoma di Trento.
Ho scaricato, importato e configurato il DEM, l'ortofoto a colori ECW, laghi, strade ed edifici da file shape e quando ho applicato la pendenza del tetto allo strato di questi ultimi mi sono accorto di alcune omissioni; taluni edifici infatti avevano il campo dell'altezza (letto dal .dbf) non compilato e quindi interpretato da InfraWorks uguale a 0!


Sembrava in effetti che una frana avesse coperto alcune case; ovviamente il "disastro" non è naturale ma umano (i dati saranno anche gratuiti ma non affidabili al 100%). Come posso scovare tutti questi errori velocemente ed applicare un altezza anche fittizia, inventata, ma diversa da zero? Mettetevi comodi che ve lo spiego, ci vorrà poco!
Apro per prima cosa il Model Explorer (indicato nell'immagine sopra col cerchietto rosso) e avvio un filtro di selezione sulla categoria Buildings.


Scrivo una semplicissima query aiutandomi con gli strumenti messi a disposizione; gli utenti AutoCAD Map 3D sapranno destreggiarsi benissimo con questo strumento dato che è lo stesso identico usato in entrambi i prodotti!


La query così compilata selezionerà tutti gli edifici ad altezza 'zero'. Una volta individuati è un gioco da ragazzi modificare l'attributo relativo alla quota del tetto tramite tavolozza delle proprietà; la stessa tavolozza mi informa inoltre che esistono ben 144 edifici con questo problema.



A titolo esemplificativo impongo un'altezza di gronda pari a 10 metri e aggiorno l'informazione ed ecco comparire i miei edifici "sommersi"!


Enjoy!

Interoperabilità Revit - InfraWorks

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Una succosa novità di Autodesk InfraWorks 2014 è la possibilità di importare direttamente i file .rvt di Revit senza passare da .fbx (come si faceva nelle versioni precedenti).


La prassi poi è sempre la stessa; una volta importata, la fonte dati va configurata.



Occorre prestare attenzione in fase di inserimento. Revit non gestisce il dato geografico quindi il progetto non sarà di certo georeferenziato, dovrò io posizionare a mano l'edificio.
N.B. in fase di test ho notato che se il sistema di coordinate è settato su metrico (XY-M) la scala del manufatto viene sballata, anche se il progetto Revit è impostato in metri! Settando invece in piedi imperiali (XY-IFT) la scala è corretta. Provvederò a segnalare l'anomalia, sempre che di anomalia si tratti.





Attraverso gli appositi controlli posiziono e oriento il modello 3D in base alle esigenze.


L'edificio è a questo punto inserito nel contesto reale e permette anche l'esplorazione virtuale. Voglio vedere che vista mi riserva il poggiolo? Niente di più facile!


Se desidero, con gli strumenti di progettazione preliminare di InfraWorks posso costruire il vialetto di accesso.





Lo strumento di analisi "Shadow Casting" consente infine di valutare l'irraggiamento e l'ombreggiatura data dagli edifici circostanti per qualsiasi periodo dell'anno.



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Positional Lineups

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Tra le varie alternative lineups di Autodesk Showcase troviamo anche quella relativa alle posizioni, molto comoda e funzionale per salvare particolari disposizioni di elementi. Se volessi ad esempio generare un esploso prospettico di un edificio, assicurandomi però la possibilità di riportare l'involucro al suo stato originale, opterei senz'altro per questa feature.
Tutto comincia dalla tavolozza delle alternative (tasto A); dal combobox create > positional lineup genero la mia alternativa di posizione.


Creo una prima alternativa in cui l'edificio è assolutamente composto; seleziono tutto (CTRL+A) e premo su "Add next alternative".


Premo una seconda volta il bottone "Add next alternative" generando un'alternativa vuota che compongo mano a mano selezionando gli elementi da traslare. Comincio ad esempio dalla copertura; seleziono tetti e lattoneria aiutandomi con l'organizer (tasto O), visualizzo il gizmo di spostamento (Tasto H) e trascino gli elementi in Z, dopodichè aggiungo la selezione all'alternativa.



Riservo lo stesso trattamento per la parete frontale e laterale destra.
A questo punto premendo sull'icona dell'alternativa immediatamente avrò disponibile le alternative dell'esploso e dell'ordinario.



Enjoy!

Camera Properties

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La novità più rilevante della versione 2014 di Autodesk Showcase, secondo il sottoscritto, è la profondità di campo real timeAutodesk Showcase dispone di un obbiettivo virtuale con il quale inquadrare gli oggetti, obbiettivo con caratteristiche e proprietà simili a quelle fisiche come ad es. la lunghezza focale. Le proprietà sono visualizzabili ed editabili da apposita finestra, che richiamo dal menù View > Camera Properties... (o CTRL+Y).


Passare da obbiettivo normale a grandangolo a teleobbiettivo è semplicissimo, basta agire sull'apposita casella di testo o slider.


La focale non è l'unico parametro con il quale si ha a che fare; dalla versione 2014 posso decidere di abilitare la profondità di campo e contestualmente impostare la distanza di messa a fuoco e il numero di F-stop.


La distanza focale può essere imputata manualmente o in automatico, previa selezione dell'oggetto/soggetto inquadrato. A questo punto tutto chò che giace davanti e dietro il punto di messa a fuoco subirà un effetto di blur (sfocatura).


Più è alto il numero F-stop più aumenta la profondità di campo e di conseguenza la zona "a fuoco" della foto. Nell'immagine sotto il focus è impostato sulla molla ed è ben visibile l'effetto di blur davanti e dietro l'entità, enfatizzato dal F2.


Naturalmente la profondità di campo viene riproposta anche in fase di rendering, aggiungendo realismo alle immagini.


Enjoy!

Impostazioni vista bloccate

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Qualora dovesse capitarvi che, all'apertura di un file .rvt di Autodesk Revit, vi troviate con le impostazioni della vista (come ad es. la scala di rappresentazione, il livello di dettaglio, lo stile di visualizzazione ecc...) disabilitate e non modificabili [come nell'immagine sopra] niente paura! C'è una spiegazione logica, non è un baco e non serve assolutamente disinstallare e reinstallare. Semplicemente alla vostra vista è assegnato un template.


Nella tavolozza delle proprietà della vista cercate la voce "Modello vista" e premete il bottone che trovate affianco; comparirà il box di gestione dei modelli. A questo punto escludete le impostazioni che volete gestire singolarmente per le varie viste (come ad es. il livello di dettaglio) togliendo il flag sotto la colonna "includi".


Et voilà! Il vostro livello di dettaglio tornerà modificabile.


Enjoy!

Autodesk Live Maps, Bing e coordinate geografiche

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Pochi giorni fa, su un forum che bazzico, mi sono imbattuto nella richiesta di aiuto riportata sotto:

"Vi descrivo il mio problema [...]

Sono in possesso di un file "dwg che rappresenta una cartografia catastale e volevo provare a stabilire alcune coordinate di essa nel mondo reale.
- Ho installato Autocad Map 3D 2014 per questo lavoro.
- Mi sono connesso ad Autodesk 360 online
- Ho utilizzato la funzione "Posizione Geografica" per stabilire la posizione nel mondo reale grazie alla connessione con le mappe aeree di Bing
[...]
Ora quello che vorrei fare è capire come ottenere e visualizzare cliccando su un punto della mappa le coordinate in gradi sessagesimali.
Dovrei soltanto capire come ricavare le coordinate. Come posso fare?"


Grazie a Dio, a differenza del fratellino, AutoCAD Map 3Dè in grado di georiferire le Live Maps in automatico, previa indicazione del sistema di coordinate da utilizzare.






Richiamo dal prompt il comando POSGEOGRAFICA da carta (non sono riuscito a trovare, se c'è, il bottone apposito nell'area di lavoro) e allego la mappa Bing su AutoCAD Map 3D.






Il sistema di coordinate assegnato viene correttamente recepito e l'ortofoto viene inserita nella corretta collocazione spaziale.






Lo step successivo richiede come reperire le coordinate sessagesimali dei punti di interesse, operazione che posso fare con il "coordinate tracker", avendo cura di impostare la lettura delle coordinate nel sistema LL84 DMS.





Et voilà!

L'utente poi, nelle conversazioni successive, lamenta l'eccessiva difficoltà nel reperire talune informazioni da AutoCAD Map 3D, asserendo che essendo questo un software professionale e molto costoso dovrebbe essere di semplice utilizzo. Io naturalmente dissento; un software professionale dovrà essere complicato per definizione. A mio avviso se fosse semplice sarebbe anche limitato ed inoltre non richiederebbe personale specializzato. Chiunque potrebbe proporsi come progettista meccanico, strutturista o anche cartografo se il software fosse semplice, potente e soprattutto intelligente. A quel punto molti di noi sarebbero a spasso e chi attualmente sbarca il lunario nella distribuzione di volantini si troverebbe al nostro posto a premere pochi bottoni sulla tastiera del PC per pochi euro (considerazione del tutto personale).

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Verifica dei rapporti aeroilluminanti

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E' noto ai più che Autodesk Revit 2014 non disponga di una procedura automatica per il calcolo dei rapporti aeroilluminanti (RAI); a fare le cose come Dio comanda sarebbe meglio appoggiarsi alla plugin isRAI sviluppata dagli amici di Informatica System. Esiste però un sistema ufficioso e casereccio per eseguire un controllo preventivo che vado ad esporre; come prerequisito occorre associare alle finestre il punto di calcolo (da editor famiglie).


Nota bene: questa feature esiste solo dalla versione 2014.
Il secondo step consiste nell'inserimento dei locali, ovviamente.


Proseguiamo con la creazione di un abaco delle finestre, che nominiamo ad es. come "abaco dei rapporti aeroilluminanti".



I campi da utilizzare saranno i seguenti:

  • "altezza",
  • "larghezza",
  • "da locale: nome",
  • "da locale: altezza non delimitata",
  • "da locale: volume".

Andremo poi a creare alcuni valori calcolati, quali:

  • "superficie locale" = "da locale: volume" / "da locale: altezza non delimitata"
  • "superficie aeroilluminante" = "altezza" * "larghezza"
  • "RAI" = "superficie aeroilluminante" / "superficie locale"



Nella scheda Formattazione dell'abaco nascondiamo i campi "altezza", "larghezza", "da locale: nome", "da locale: altezza non delimitata" e "da locale: volume" e, sempre in Formattazione, applichiamo il calcolo totali su "superficie locale", "superficie aeroilluminante" e "RAI".


Ultimo step, nella scheda Ordinamento/Raggruppamento ordiniamo per "da locale:nome" e lo impostiamo come intestazione e, molto importante, togliamo la spunta su elenca ogni istanza.


Et voilà! Ecco pronto il nostro calcolo del RAI!


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Da testi 2D a superficie

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Problema postato sul consueto forum: "sto iniziando a modellare un'orografia da una base DWG quotata. [...]
I punti purtroppo non hanno elevazione Z per cui mi troverei nella condizione di dover alzare ogni punto per assegnargli la relativa quota, per poi tirarmi fuori dalla nuvola di punti una superficie"
Accettiamo, per prima cosa, un compromesso: utilizzeremo i testi invece dei punti, anche se leggermente scostati in posizione. Avvio il mio fidato AutoCAD Civil 3D e apro la carta.



Esiste un comando in AutoCAD Civil 3D che di mestiere fa esattamente questo, ovvero legge il contenuto del testo e assegna allo stesso un' elevazione identica. Lo troviamo tra i tools di modifica delle superfici.





Avviato il comando non faccio altro che selezionare i testi; per il resto ci pensa lui!



A questo punto ho gli elementi necessari e sufficienti ala creazione della superficie topografica.




Enjoy!

Revit backup files

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Chiunque di voi abbia lavorato con Revit (qualsiasi flavour) avrà di certo notato che ad ogni salvataggio, nella cartella del progetto e/o della famiglia salvata, il software genera dei file con suffisso numerico, come ad es.
ProgettoAlpha.rvt
ProgettoAlpha.0001.rvt
ProgettoAlpha.0002.rvt
ProgettoAlpha.0003.rvt
ecc...
Questi file sono in tutto e per tutto dei file di backup, tranne ovviamente quello senza contatore numerico il quale rappresenta l'ultima versione. A differenza di AutoCAD (che vi ricordo genera solo un file di backup con estensione .bak), il nostro Revit ha la capacità di accumulare decine di file di backup che dovranno essere eventualmente cancellati a mano dall'utente. Ma dove posso quantificarne il numero? Se al sottoscritto sono più che sufficienti 3 file di backup, dove glielo dico?
La procedura è molto semplice in realtà e si risolve così:
Menu dell'applicazione > Salva con Nome > Progetto


Dalla finestra Salva con nome clicco su Opzioni...


In alto trovo il numero per l'impostazione dei backup massimi.
That's all folks!
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Verifica dei RAI con l'ausilio di RoomBook Extension

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Circa un mese fa ho scritto un articolo (potete leggerlo qui) su come verificare i rapporti aeroilluminanti utilizzando Revit/Revit LT. Il metodo è generalmente valido ma purtroppo, come mi è stato fatto notare, presenta una limitazione dovuta al fatto che l'area deriva da un campo calcolato, quindi non sempre corretto e coerente. I possessori del contratto di Subscription per Revit e Revit LT possono però scaricare ed installare una plugin denominata RoomBook/AreaBook Extension che permette di bypassare proprio questo problema.
L'incipit è lo stesso dell'articolo precedente: si associa alle finestre il punto di calcolo e si creano i locali.




A questo punto però, prima di creare l'abaco, calcolo le aree con l'add-in sopra menzionato!



Ora posso creare "l'abaco dei rapporti aeroilluminanti" utilizzando i seguenti campi:
  • "altezza",
  • "larghezza",
  • "da locale: nome",
  • "da locale: Net Area" (creato da AreaBook)



Ciò che segue è identico al post precedente con la differenza che utilizzo per fare di conto un campo "Area" vero e non calcolato! 






Enjoy!

A mano libera (3)

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Riparto da un paio di post del 2010 per rincarare la dose! Ormai da qualche anno, in alcune suite di settore si è affacciato un prodotto relativamente nuovo chiamato SketchBook Designer (da non confondere col fratellino SketchBook Pro disponibile su iOS e Android). Analogamente ad Impression, SketchBook Designer legge e scrive direttamente il formato .dwg, creando al suo interno oggetti particolari chiamati "tele".



I layer del .dwg vengono letti "as is" cioè così come sono stati organizzati sul disegno, ovviamente tutti di tipo vettoriale con il colore originale.


Per rappresentare il mio disegno come se fosse fatto "a mano libera" non faccio altro che selezionare le entità sui vari layer (magari aiutandomi con il comando Edit > Select all strokes) e cambiare il tipo di tratto.




Et voilà, il gioco è fatto!


Posso poi sbizzarrirmi a colorare o "texturizzare" il mio disegno nel modo in cui ritengo più opportuno e accattivante...


...ma questo magari ve lo racconto un'altra volta.
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Superficie da dati GIS

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Problema:
devo creare una superficie TIN per analizzare la morfologia della zona di studio.
Fonti dati:
Carta Tecnica Regionale (layer delle curve di livello) in formato ESRI Shape (.shp).

Svolgimento:
Essendo AutoCAD Civil 3D basato su AutoCAD Map 3D, oltre che su AutoCAD, parla fluentemente il linguaggio del GIS, il che permette di elaborare direttamente la fonte dati SHP per la creazione automatica di una superficie 3D. Un comando opportunamente predisposto avvia la procedura guidata adatta allo scopo.


Seguiranno taluni passaggi attraverso i quali verrà confezionata la superficie ricercata; prima di tutto mi viene richiesto nome, descrizione, stile, layer e materiale di rendering della superficie da generare.


Dopodichè dovrò dichiarare la fonte dati (tipo e percorso con o senza credenziali).



E' eventualmente possibile indicare i relativi sistemi di coordinate per una riproiezione on-the-fly; se serve posso specificare l'area di interesse per filtrare solo ciò che realmente mi serve.


Ultimo step, le informazioni altimetriche; come ben sapranno gli addetti ai lavori, lo shapefile è prettamente bidimensionale ma è possibile stoccare i dati di elevazione delle curve nel database DBF. Premendo Fine accetto le informazioni immesse e consento ad AutoCAD Civil 3D di procedere con la costruzione della superficie.



Et voilà! Ecco pronta la mia superficie.
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Componente sezione tipo da polilinea

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Se vi dicessi che AutoCAD Civil 3D non dispone di qualsivoglia sottoassieme di sezione tipo probabilmente vi direi una cosa ovvia e scontata, ma come fare se necessito di una forma particolare non disponibile in libreria? Beh, in quel caso ho due strade: quella complicata ma parametrica del Subassembly Composer e quella più semplice ma "statica" del comando CreateSubFromPline. Oggi vi racconto la soluzione semplice ovvero come costruire un New Jersey asimmetrico partendo da una semplice polilinea.
Parto ovviamente dalla sezione del mio NJ disegnato in AutoCAD; grazie al comando sopra citato trasformo la polilinea in un componente di sezione tipo, attribuendo ad essa le informazioni richieste.




Se serve, tramite comandi disponibili nella scheda contestuale, posso spostare l'origine del componente.


Attribuisco quindi i codici ai punti e ai collegamenti, usando l'apposito comando indicato in figura.





Alla stessa stregua assegno la forma contenuta nel collegamento.


Importo i codici nella serie di codici et voilà! Ecco pronto il mio New Jersey asimmetrico, disponibile come componente di sezione tipo personalizzato.



Enjoy!

Environment HDR personalizzati

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Avendo a disposizione mappe HDR (High Dynamic Range), la cui realizzazione esula da quanto raccontato su questo post, Autodesk Showcaseè in grado di interpretarle ed utilizzarle nella creazione di sfondi panoramici personalizzati.
Volete sapere come realizzare questi background? Seguitemi!
Per prima cosa importo il mio modello in Autodesk Showcase, utilizzando uno sfondo qualsiasi.


Carico quindi nel mio "progetto" un Generic Geometry Background, al quale assegnerò un nome significativo e una mappa di illuminazione HDR.


Prima di passare al background vero e proprio imposto i settaggi relativi all'illuminazione (per comodità esistono già alcuni preset dei casi più comuni).


Nella scheda "Background" carico lo sfondo vero e proprio (che in alcuni casi potrebbe essere lo stesso file utilizzato nella scheda "Lighting") quindi aggiusto forma e posizione della texture.





Assegno alla miniatura l'immagine dello sfondo (facoltativo, tanto per renderne più chiaro il contenuto) e il gioco è fatto!


Sono ora pronto per navigare e/o renderizzare il mio modello immerso nel suo contesto reale.


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Tooltips da proprietà

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Una funzione di Autodesk Infraworks che trovo molto simpatica e nel contempo semplice da configurare è quella legata alla gestione dei tooltips. E' possibile mostrare, sotto il puntatore del mouse al semplice passaggio, un testo descrittivo dell'oggetto su cui staziono.
Nel caso in esame vorrei valutare velocemente l'altezza dei fabbricati civili senza dover ricorrere di volta in volta alla lettura della proprietà da apposito pannello; per prima cosa occorre configurare la fonte dati.


Nella finestra di configurazione ci sono alcune schede tra cui anche quella relativa ai tooltips. Nella "sottoscheda"Html troviamo un bottone raffigurante un'etichetta; premuto il bottone ci verrà chiesta la proprietà da "mappare". Scelgo la proprietà ROOF_HEIGHT.




Se serve posso inserire numerosi tooltips, disporli in elenco e aggiungere prefissi o suffissi (come in questo caso l'unità di misura [m]). Ora, passando il puntatore del mouse sugli edifici, comparirà la descrizione desiderata!


Enjoy!

Le nuvole di punti. Da AutoCAD ad AutoCAD Civil 3D

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Oggi, verificando alcuni dati LIDAR di un cliente, mi sono imbattuto nel seguente (bizzarro) messaggio di AutoCAD Civil 3D:


La procedura per la creazione della nuvola di punti ha evidentemente fatto cilecca!


Il motivo è assolutamente incognito ma come risolvere? Beh, non dimentichiamoci che AutoCAD Civil 3Dè pur sempre basato su AutoCAD e che da qualche tempo esiste Autodesk ReCap per la gestione delle nuvole di punti! Quindi, avviamo un nuovo progetto su Reality Capture e vediamo se il problema si ripresenta anche lì.



Fortunatamente (almeno su questo file) ReCap se la cava egregiamente e mi permette di salvare così il progetto .RCP che, a questo punto, provo a caricare in AutoCAD Civil 3D come AutoCAD xrif.





Il risultato sarà però una nuvola di punti di AutoCAD, non di AutoCAD Civil 3D quindi come risolvo?
Grazie a Dio Autodesk ha previsto una situazione simile dando la possibilità di trasformare velocemente un xrif di punti di AutoCAD in point clouds di AutoCAD Civil 3D!



Ecco pronta mia mia nuvola di punti Civil con la quale posso generare superfici a curve di livello, bacini idrografici, calcoli volumi, profili e sezioni a piacimento.
Enjoy!

AutoCAD 2015 interfaccia classica

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Chi di voi ha già installato AutoCAD/AutoCAD LT 2015, si sarà reso conto che da questa versione è stata eliminata l'area di lavoro "classica" che aveva lo scopo di riportare velocemente l'interfaccia basata su ribbon ad una vecchia e più sobria interfaccia comprendente menù e toolbar.
Per i nostalgici (il sottoscritto continua a preferire la nuova UI) mostrerò come è semplice ricrearsi questa area di lavoro da zero; per prima cosa avvio il comando per la gestione delle workspaces (da prompt: CUI)...


...e nella finestra che compare clicco col tasto destro sopra la voce "Aree di lavoro" e scelgo l'opzione da menù "Nuova area di lavoro".


Seleziono nel pannello di sinistra la nuova area di lavoro appena creata (e chiamata come vi pare) quindi mi sposto sul bottone "Personalizza area di lavoro" che trovo a destra in alto e lo premo.


Riporto il focus sulla sinistra e spunto la voce "Menù" (questo aggiungerà in automatico tutti i menù), scelgo le barre degli strumenti da mostrare di default (anche qui semplicemente ponendo il flag accanto al nome), quindi abilito se lo desidero la barra di accesso rapido e la barra dei menù.



Premo il bottone che riporta la label "Fatto" in alto a destra, applico e chiudo. Ritornato su AutoCAD seleziono la mia nuova area di lavoro appena generata e chiudo la barra multifunzione con il comando RIBBONCLOSE. Eventualmente, se i menù non sono comparsi possiamo accenderli con la variabile MENUBAR impostata a 1.



Ecco fatto!


Enjoy!

Antialiasing e selezione "lazo"

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Oggi vi illustro un paio di novità "minori" legate alla nuova release 2015 di AutoCAD e AutoCAD LT.

- Antialiasing (o rimozione dell'effetto frastagliato)
Accedendo al box delle prestazioni grafiche (tasto destro sull'icona dell'accelerazione hardware sulla barra di stato), è possibile abilitare/disabilitare l'antialiasing per le linee inclinate intese come non-orizzontali e/o non-verticali.




- Selezione a "lazo"
Nelle opzioni di AutoCAD/AutoCAD LTè possibile abilitare questo nuovo tipo di selezione, eseguito premendo il tasto sinistro del mouse e trascinando.




Enjoy!
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